Giordano Bruno 20/20: la visione oltre le catastrofi

Maggio dei Monumenti 2020

Giordano Bruno 20/20
La visione oltre le catastrofi


Giordano Bruno - maggio 2020


Maggio dei monumenti 2020


L'edizione 2020 della storica manifestazione culturale napoletana "Maggio dei Monumenti", a cura dell’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli - che quest'anno si svolge secondo le nuove modalità dettate dall’emergenza Covid-19 - è dedicata a Giordano Bruno, pensatore moderno, eclettico, autore di innumerevoli tesi scientifiche, teologiche e filosofiche, che inquietarono così profondamente l’ortodossia cattolica da spingere il tribunale dell’Inquisizione a condannarlo al rogo, dopo interminabili processi e audizioni, durante i quali Bruno scelse di non ritrattare mai alcuna delle sue convinzioni. La Biblioteca Nazionale di Napoli partecipa pubblicando sulla propria teca digitale la riproduzione integrale di alcuni testi a stampa del filosofo nolano.


E' possibile accedere alle riproduzioni digitali delle edizioni a stampa possedute dalla Biblioteca Nazionale di Napoli in due modalità

  • Teca digitale, che consente di visualizzare l'esemplare ad alta risoluzione
  • PDF, che consente di scaricare il testo in formato PDF
    • Candelaio, 1582
      LP II.2.I.41
      Candelaio. Comedia del Bruno nolano achademico di nulla achademia; detto il fastidito. In tristitia hilaris: in hilaritate tristis. - In Pariggi [!] : appresso Guglelmo [!] Giuliano. Al segno de l'Amicitia, 1582. [16], 146 c. ; 12°
    • De l’infinito universo et mondi, 1584
      SQ 26.A.45
      De l'infinito vniuerso et mondi. All'illustrissimo signor di Mauuissiero.Giordano Bruno Nolano. - In Venetia [i.e. Londra], 1584. - [32], 175, [1] p. ; 8°

    • Spaccio de la bestia trionfante, 1584
    • La cena delle ceneri, 1584
      SQ 26.A.44
      - Spaccio de la bestia trionfante, proposto da Gioue, effettuato dal conseglo [!], reuelato da Mercurio, recitato da Sophia, vdito da Saulino, registrato dal Nolano. Diuiso in tre dialogi, subdiuisi in tre parti. - In Parigi [i.e. Londra : John Charlewood], 1584. - [32], 175, [1] p.
      - La Cena de le Ceneri : Descritta in cinque dialogi, per quattro interlocutori, con tre considerationi, circa doi suggetti. -[Londra, John Charlewood], 1584. - [11], 5, 128 p; 8°
      • De gl’heroici furori, 1585
        SQ 26.A.46
        De gl'heroici furori. Parigi [i.e. Londra] : appresso Antonio Baio, 1585. - [140] c. ; 8° 
      • Le Ciel reformé, 1750
        SQ XXV.G.16
        Le Ciel reformé : Essai de traduction de partie du livre italien, Spaccio della bestia trionfante. - 1750. - [4], 92, [4] p. ; 8°

    Dialogando con Giordano Bruno  

    Giordano Bruno

    Preziosi volumi a stampa, custoditi nei fondi antichi della Biblioteca Nazionale, restituiscono l’emozione di leggere nell’edizione originale alcune delle opere italiane di Giordano Bruno al quale il Comune di Napoli ha dedicato l’attuale edizione del Maggio dei monumenti. Pubblicati a Parigi e a Londra tra il 1582 e il 1585, il Candelaio e i dialoghi filosofici esprimono con immediatezza, grazie all’uso della lingua italiana e alla scelta della forma dialogica, l’originalità e la modernità del pensiero del filosofo nolano, capace di guardare oltre il proprio tempo e di aprire nuovi orizzonti nello studio delle discipline antropologiche e cosmologiche. Napoli, Roma, Venezia, Ginevra, Parigi, Londra, Oxford, Praga, Francoforte sono le principali tappe di un’intensa vicenda biografica che, nel giro di pochi anni, consentono a Bruno di confrontarsi con le grandi rivoluzioni del suo tempo in campo teologico, filosofico e scientifico.  Lettore regio nella Parigi di  Enrico III, a Londra è interlocutore di Elisabetta I, frequenta Shakespeare, Marlowe e i principali esponenti della cultura inglese. Alla Sorbona e a Oxford, nelle dispute con gli accademici di tradizione aristotelica, rivendica il diritto alla “libertas philosophandi” e riconosce la pluralità delle vie d’accesso alla verità. Oltrepassa Copernico e la visione eliocentrica dell’universo, che descrive infinito e abitato da mondi innumerevoli rispetto ai quali l’uomo perde la centralità conquistata in epoca umanistica. Al di là dell’aurea di eroismo che ha accompagnato nei secoli la figura di Giordano Bruno, la matrice rivoluzionaria del suo pensiero affida il contenuto delle sue opere alla modernità. Come ricorda Aldo Masullo, Giordano Bruno “è l’appassionato compagno di chi non soltanto, come noi tutti, nel rovinio di un’epocale ‘catastrofe’ pure è gettato, ma osa scrutarne i segni e con fermezza secondarne le forze formatrici contro le dissolutrici”.

    Candelaio. Comedia del Bruno Nolano achademico di nulla achademia, detto il fastidito. In Pariggi, Appresso Guglelmo Giuliano. Al segno de l’Amicitia, 1582.

    Pubblicata poco prima di lasciare Parigi, la commedia è ambientata “nella regalissima città di Napoli vicino al Seggio del Nilo”, tra piazza San Domenico Maggiore e la chiesa di San Pietro a Maiella, luoghi familiari al giovane nolano vissuto nel convento domenicano dal 1563 al 1576. L’azione scenica si sposta anche in altri spazi della capitale cinquecentesca, dal Fundaco del Cetrangolo al Borgo di Santo Antonio, alla contrada presso Santa Maria del Carmino e all’osteria del Cerriglio. Espressione del caos, la Napoli spagnola mette in scena il “teatro del mondo”, popolato da uomini mossi da impulsi e desideri che impediscono corrette forme di conoscenza e la percezione della verità. Mediante il ricorso a termini latini, toscani e napoletani e a un sapiente uso delle metafore, i tre protagonisti, l’insipido amante, il sordido avaro e il goffo pedante, dimostrano la frattura tra essere e apparire a cui può porre rimedio solo la luce dell’intelligenza.

    Dialoghi filosofici: La cena delle ceneri, De la causa, principio e uno, De l’infinito, universo e mondi, Lo spaccio della bestia trionfante, Cabala del cavallo Pegaseo, De gl’heroici furori.

    Composti e pubblicati a Londra tra il 1584 e il 1585, i dialoghi filosofici costituiscono per Bruno la prima occasione di esporre le proprie teorie fuori dalle dispute accademiche condotte in lingua latina, la stessa adoperata nella stesura delle opere mnemotecniche e delle teoretiche. Dispiegata nel corso dei sei dialoghi, la sua concezione filosofica colloca l’uomo nell’universo infinito, privo di centro e di limiti, e governato dalle varie forme di vita. Tale universo è presente all’interno della natura, immagine dell’infinito, della quale la mente umana può individuare e conoscere le leggi. Ciò sarà possibile solo dopo avere “spacciato la bestia trionfante”, ossia dopo avere eliminato dalla sfera della conoscenza pensieri ed emozioni errate attraverso un duro lavoro che, dalla consapevolezza dell’iniziale ignoranza, conduce l’essere umano alla nuova coscienza. Al termine di questo lungo percorso sarà possibile raggiungere la verità, rappresentata da Bruno attraverso l’esperienza dell’ ”eroico furore”, in cui si congiungono intelletto e volontà, ragione e passione, anima e corpo, nel fuoco dell’esperienza d’Amore in grado di aprire la strada alla visione di Dio, dell’unità.

    Storia degli esemplari.
    Le persecuzioni subìte in vita, la tragica morte e la damnatio memoriae, che ha accompagnato fino al XIX secolo la figura e il pensiero di Bruno, rendono particolarmente rari gli esemplari delle sue opere giunti fino ai nostri giorni. Del Candelaio la Biblioteca Nazionale conserva due copie, la prima delle quali è conservata nel fondo antico della sezione Lucchesi Palli e, nella pagina antistante il frontespizio, reca l’annotazione manoscritta: “detta rarissima da tutti i Bibliografi”. La seconda copia è pervenuta nei fondi della Nazionale nell’estate 1907 insieme ai volumi dei dialoghi filosofici. Mediatore della preziosa acquisizione fu Benedetto Croce che segnalò a Emidio Martini, al tempo direttore della Biblioteca, la presenza delle cinquecentine bruniane a Firenze presso la libreria antiquaria dell’amico e bibliofilo Tammaro De Marinis. Sulle carte di guardia marmorizzate delle eleganti legature in pelle spicca, infatti, il raffinato ex libris “Librairie Ancienne T. De Marinis & Co. Florence”.
    Estremamente raro è, infine, l’esemplare della traduzione francese del primo dialogo dello Spaccio della bestia trionfante curata nel 1750 da Louis Valentin de Vougny. Il frontespizio recita Le Ciel reformé. Essai de traduction de partie du livre italien, Spaccio della bestia trionfante e non reca indicazione di autore, editore e luogo di stampa. Nel piatto anteriore della copertina è presente l’ex libris della Biblioteca dell’Elettorato di Baviera con lo stemma dei Wittelsbach e la data 1746.  Sul primo foglio di guardia è vergata a matita l’annotazione: ”Duplum Bibliothecae Regiae Monacensis”.  

    Mariolina Rascaglia


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